Psicologa Palermo - Giusi Trapani - Autoefficacia
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Autoefficacia

Di solito le persone cercano di esercitare un controllo sugli eventi della vita influenzandoli in modo che si realizzino quelli desiderati e non quelli indesiderati. Questo elemento caratterizza quasi tutte le azioni umane, in quanto produce dei vantaggi, due in particolare: 1. rende gli eventi "prevedibili"; 2. permette di affrontarli "preparati".
Poiché l'incapacità di esercitare influenza sugli eventi crea ansia, diviene evidente che l'abilità di favorire eventi auspicabili prevenendo quelli indesiderati è un potente incentivo verso la capacità di controllo.
Un forte senso di efficacia favorisce la realizzazione di un buon grado di benessere.
Si è visto che la motivazione, gli stati affettivi ed i comportamenti delle persone sono basati più sulle loro convinzioni che sulla realtà oggettiva, per questo si sono condotte ricerche ed indagini sulle convinzioni che le persone hanno riguardo alla loro capacità di produrre determinati effetti.
L'autoefficacia deriva dalla convinzione che la persona ha circa le proprie capacità di produrre quelle azioni necessarie per gestire adeguatamente le situazioni in modo da raggiungere i risultati prefissati e desiderabili.
Queste convinzioni influenzano in modo considerevole il modo in cui le persone pensano, si sentono, agiscono ed intervengono in modo particolare sulla loro motivazione. Le convinzioni di efficacia si originano da 4 fonti principali:

  1. le esperienze di gestione efficace,
  2. l'esperienza fornita dall'osservazione di modelli,
  3. la persuasione,
  4. gli stati emotivi e fisiologici.

LE ESPERIENZE DI GESTIONE EFFICACE
Aver affrontato una situazione sperimentando il successo, favorisce l'acquisizione di autoefficacia.
I successi determinano fiducia nelle proprie capacità, i fallimenti indeboliscono e producono più danno proprio all'inizio di un percorso, li dove c'è poca esperienza.
Le esperienze di gestione efficace comportano un certo grado di abilità nei seguenti aspetti
- comprendere ed imparare
- usare comportamenti adatti
- autoregolarsi
L'insieme di questi elementi permette di creare una sequenza adeguata di azioni che portano al successo.
Le modalità che ottengono successo (e così pure quelle che producono fallimento) tendono a fissarsi, ma per concretizzare un senso di efficacia solido sarà necessario che queste esperienza siano raggiunte attraverso la persistenza e l'abilità creativa del soggetto.

"L'esperienza vicaria" è quella fornita dall'osservazione di determinati modelli. Vedere persone simili a se che raggiungono gli obiettivi perseverando, incrementa la convinzione di poter riuscire. Allo stesso modo osservare persone che falliscono indebolisce l'autoefficacia ed abbassa il livello di motivazione. La percezione di somiglianza con il modello rafforza la persuasione di successo (o di fallimento). Le persone cercano modelli esperti nelle competenze cui aspirano, questi “esperti” con il loro comportamento e con le loro conoscenze trasmettono l'abilità necessaria insegnando le strategie utili e le modalità di persistenza che ottengono il successo.
Lo stress, la tensione, l'indebolimento fisico, vengono interpretati come segnali di possibile insuccesso.
Anche l'umore influenza molto lo stato d'animo, se è positivo aumenta il senso di efficacia, se è negativo lo diminuisce, quindi rispetto al successo è importante migliorare le condizioni fisiche e lo stato d'animo positivo. È un ampio ventaglio di fattori a determinare il modo in cui le esperienze vengono soggettivamente interpretate ai fini del senso di autoefficacia. Le convinzioni di efficacia sostengono la motivazione in molti modi, esse determinano gli obiettivi scelti, la quantità di impegno, la perseveranza nelle difficoltà, la capacità di recupero rispetto agli insuccessi. Chi manca di fiducia nelle proprie capacità, di fronte ad un ostacolo o ad un insuccesso riduce l'impegno o rinuncia ad esso, anziché impegnarsi maggiormente. La convinzione circa la propria capacità di gestire efficacemente le cose determina anche la quantità di tensione e depressione che si prova in situazioni particolarmente difficili. Le persone sono in parte anche il prodotto dell'ambiente in cui vivono; la stima di se può determinare le attività che esse intraprendono e gli ambiti ai quali esse scelgono di accedere.
In questo modo ciascuno modella il proprio destino anche evitando quegli ambienti che considera al di la delle proprie capacità di gestione. Le scelte fatte coltivano tipi diversi di competenze, interessi e relazioni sociali e questo crea il corso esistenziale. Influenzare le scelte significa intervenire profondamente sullo sviluppo personale. Le convinzioni di autoefficacia non sono frutto della presunzione, sono invece il prodotto di un processo di auto-persuasione complesso che si basa sull’elaborazione di informazioni provenienti da fonti diverse che vengono acquisite attraverso l’azione, l’influenza di altri, l’interpretazione di determinati processi. Queste convinzioni, una volta formate contribuiscono in modo preponderante alla qualità del funzionamento umano. Un senso di efficacia ottimistico sviluppa un senso di se positivo nelle prestazioni, produce benessere psicologico, trasforma la realtà attraverso un impegno di energia considerevole e duraturo. Dalle indagini fatte risulta che le persone che hanno raggiunto posizioni di prestigio nel loro campo sono dotate di un inestinguibile senso di efficacia e della ferma convinzione del valore delle proprie imprese. La convinzione di controllo è la rappresentazione soggettiva delle proprie capacità di esercitare un controllo, il modo in cui viene percepita la propria abilità nel gestire gli eventi.

È molto importante esaminare questa costruzione mentale come modalità di apprendere per i seguenti motivi:
1. è il requisito di base per regolare le azioni dirette a realizzare certi obiettivi;
2. è una parte importante del concetto di se e determina in larga misura l’auto-stima o la depressione.

La convinzione di controllo è una costruzione personale complessa collegata alle influenze ambientali, essa si va gradualmente costruendo nel corso della vita di ogni persona e può essere definita in questo modo: SAPERE, IN MODO COSCIENTE, DI ESSERE IN GRADO DI AGIRE CON MODALITÀ ADATTE A PRODURRE DETERMINATI EFFETTI.

Affinché dunque si stabilisca una convinzione di controllo è necessario che si verifichino oggettivamente degli effetti. Bambini anche piccolissimi sono in grado di mettere in relazione il proprio agire con l’accadere di un evento piacevole (es. muovono le mani e sentono il suono del sonaglietto e se l’intervallo tra l’azione e l’effetto è abbastanza breve, tendono a riprodurre l’effetto piacevole). Alcuni studi poi identificano nella capacità di concentrarsi su un effetto prodotto personalmente, il primo elemento della motivazione al successo (già a 2 anni diviene visibile questo volere fare da soli). Mentre la tolleranza al differimento della gratificazione in bambini dell’asilo predice l’abilità di gestire la frustrazione che essi dovranno affrontare nel periodo dell’adolescenza. Si può dire quindi che il senso di successo, già all’età di due anni e mezzo, risulta connesso all’agire autonomamente ottenendo risultati anziché affidarsi agli altri.È quindi tra i 2 ed i 3 anni e mezzo che si crea la prima coscienza del successo o del fallimento personale ed è interessante notare come l’orgoglio per la riuscita compaia prima della vergogna per il fallimento. Nei primi anni della scuola elementare compare il concetto di impegno, che è possibile definire come l’intensità e la durata consapevole dell’applicazione ad un certo compito.
I bambini, che non sanno ancora distinguere tra i concetti di impegno, abilità, difficoltà del compito, non essendo ancora molto influenzati dagli insuccessi, ritengono che sia sufficiente impegnarsi di più per ottenere il risultato.
A metà circa della scuola elementare cominciano a considerare i limiti personali come non dipendenti dell’impegno, anche se ritengono di poter migliorare le proprie abilità. In questa fase, essi dovrebbero essere particolarmente sostenuti, portando alla loro attenzione anche il concetto di difficoltà del compito in modo che la loro stima di se non subisca squilibri. A questo punto della crescita nell’età che va della scuola media a quella superiore divengono sempre più consistenti le differenze individuali, soprattutto a causa dei giudizi, della valutazione delle prestazioni, di come vengono pesate le proprie probabilità di successo; emerge il concetto di abilità e di inabilità.

Nell’età adulta le persone fanno derivare una porzione importante della propria autostima, dal controllo che pensano di avere su particolari eventi e generalmente si rendono conto che dovrebbero avere più controllo rispetto a quello che possono esercitare.
Tutto questo produce stress, perché rende necessario operare delle scelte spesso difficili anche a causa del forte senso di responsabilità personale.
L’evoluzione del concetto di se e dell’autostima continua nel corso di tutta la vita e l’apparire delle convinzioni circa il proprio ruolo attivo, in grado di produrre effetti, è un passo importante nello sviluppo.
Il controllo è anche presupposto importante per migliorare la sopravvivenza ed ottenere rispetto e considerazione da parte degli altri, questo potere sociale è una porzione importante dell’autostima specie nell’età scolastica e nell’adolescenza. Le persone giudicano la forza del loro controllo confrontandosi con gli altri ed accade che chi è più dotato di senso di controllo è più felice della sua situazione e proietta l’ottimismo nel futuro, traendone maggiori probabilità di intraprendere azioni positive anche a lungo termine. Se ne desume quindi che la valutazione ottimistica di se in linea di massima costituisce un vantaggio poiché incoraggia ad attuare azioni che, superate le difficoltà iniziali, raggiungono l’obiettivo grazie alla costanza ed all’impegno. Come conseguenza, la percezione di un elevato controllo produce motivazione.
Le convinzioni di efficacia influiscono molto sui progetti di cambiamento personale nelle varie aree della vita, quindi anche in ciò che concerne la salute.
Esse permettono alle persone di esercitare, in una certa misura, un controllo sul comportamento che determina la qualità della loro salute ed integrità fisica, intervenendo su queste 3 modalità d’azione:
1) l’abilità di decidere di cambiare le abitudini che influiscono sulla salute;
2) la disponibilità a perseverare nel cambiamento e la motivazione a farlo;
3) la costanza nel mantenimento dei cambiamenti fatti.

Per realizzare desideri e sogni bisogna imparare ad essere NEUTRI.

 

Benvenuti nel sito della Dott.ssa Giusi Trapani, Psicologa Psicoterapeuta - iscritta all'Ordine Psicologi Regione Sicilia n. 3390 - riceve a Palermo in via Monte San Calogero n. 5 - Tel. 091 619 9333 - Cell. 345 3781020 - Autorizzazione PsySicilia 2005

 

 
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